mercoledì 30 maggio 2007

domenica 27 maggio 2007

Quando si ama

Quando si ama.

L’uno dell’altro si va alla ricerca.
Dimentichi di ogni desiderio
di pace.

L’uno
l’altro a vicenda
esplora.

L’uno
l’altro osserva.

L’uno
l’altro assaggia
sente
odora.

L’uno
l’altro finalmente
accoglie
in unica irripetibile danza.

Non c’è che lasciarsi vibrare.
Ubbidendo all’urgenza di entrambi.

Una stilla di sangue
sulle rosse tue labbra:
testimone della furia gentile
di un desiderio appena consumato.

monicamarghetti

giovedì 24 maggio 2007

Per sempre amor mio

I tuoi occhi mi parlano d’amore



I tuoi occhi mi scrutano l’anima,

assaporano la mia essenza segreta

che solo tu conosci.

Vibriamo solo con lo sguardo,

dove i tuoi occhi mi parlano d’amore.

Io ti stringo al corpo

passando per il collo il mio braccio

che ti coinvolge totalmente.

L’alchimia delle nostre anime

regala una passione seducente

che ci fa orbitare fuori del mondo,

arieggiando leggiadri

nel paradiso dell’eros, solo nostro.

Emozioni senza tempo,

nel presente come il giorno che fu,

i nostri sguardi,

passione viva, incancellabile ed eterna.

La tua vita intersecata alla mia,

mai scinderà, anzi rafforzerà

quella melodia corporea e sublime

che ci rende unici nell’universo.

Respirami ed io ti respirerò.

Amami ed io ti amerò.

Per sempre amor mio,

nell’infinito tempo,

finché le pupille,

non avranno più luce

per guardati.


© - "Nicoletta Perrone"

martedì 22 maggio 2007

Lacrime di immensità
























tu

prendimi assaggiami mangiami sbranami.

annebbia le mie paure
riempi un altro bicchiere
cancella la mia solitudine
smarrisci ogni chiave
e spalanca queste finestre che c’è puzza di chiuso,
nella mia casa.

riscalda le mie notti insonni
regalami il riposo
stordiscimi di parole e poi ubriacami di silenzio,
ancora ancora e ancora,
portami sui sentieri della luce,

accarezzami in eterno la schiena e il cuore,
restituiscimi la fiducia,
mentre guido non ti addormentare,
fammi sentire questa musica nuova
ed ascolta quel che rimane da ascoltare,
stancami dei tuoi occhi, e delle tue labbra,

portami ancora da bere
suona le corde del tuo violino stregato,
urla e poi piangi e poi ridi,
avvicinami alla gente
e poi portami via stringendomi la mano,


accendi le stelle del mattino
quando fuori è ancora profonda la notte.

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luca pizzolitto

martedì 15 maggio 2007

sabato 12 maggio 2007

lunedì 7 maggio 2007

Sete di te mi incalza
















Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.


Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.


Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco.


Pablo Neruda